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Arresti in Nigeria per “raduno Lgbt”

Lo scorso 21 ottobre, nella Nigeria settentrionale, 76 persone (59 uomini e 17 donne) sono state arrestate mentre partecipavano a quello che è stato descritto come un compleanno LGBTQ+. Le autorità sospettano che gli organizzatori dell’evento avessero in programma di celebrare un matrimonio tra persone dello stesso sesso.

Buhari Saad, portavoce del Nigeria Security and Civil Defence Corps (NSCDC), ha dichiarato: “Abbiamo fermato 76 presunti omosessuali durante una festa di compleanno organizzata da uno di loro, il quale avrebbe dovuto sposare il proprio compagno durante l’evento.”

L’arresto ha avuto luogo nello Stato di Gombe, dove la legge islamica della Sharia può essere applicata parallelamente ai sistemi giudiziari federali e statali. Ai sensi della legge della Sharia, le relazioni omosessuali possono essere punite con la morte.

Il portavoce del NSCDC non ha specificato con quale legge verranno accusati i sospettati. Tuttavia, è importante sottolineare che le condanne a morte emesse dai tribunali della Sharia devono essere approvate dal governatore dello stato e, fino ad ora, questa pena non è mai stata applicata.

Le persone arrestate sono le ultime vittime della legge nigeriana del 2014, nota come “Same-Sex Marriage (Prohibition) Act”, che proibisce il matrimonio gay, le relazioni tra persone dello stesso sesso e l’adesione a gruppi per i diritti LGBTQ+.

In base a questa legislazione, le persone coinvolte in relazioni omosessuali possono rischiare fino a 14 anni di carcere. Negli ultimi anni, le forze di sicurezza nigeriane hanno messo sotto pressione la comunità LGBTQ+ del paese, effettuando numerosi raid in luoghi dove sospettavano si stessero celebrando matrimoni tra persone dello stesso sesso.

A agosto, la polizia nigeriana ha arrestato decine di persone dopo aver fatto irruzione in un matrimonio gay nella città meridionale di Warri. Le persone arrestate sono state esposte al pubblico e ai giornalisti prima di essere rilasciate.

Lo scorso dicembre, la polizia ha arrestato 19 giovani per aver partecipato a un presunto matrimonio gay nel centro di Kano, la città più grande della Nigeria settentrionale. La coppia è riuscita a sfuggire agli arresti, lasciando l’area in tempo. Le persone arrestate non sono state accusate, ma piuttosto invitate a “cambiare stile di vita” attraverso dei “consigli.”

Secondo Amnesty International “in una società dove la corruzione è endemica, la legge che proibisce le relazioni omosessuali viene sempre più utilizzata per molestie, estorsioni e ricatti da parte delle forze dell’ordine e di altri membri del pubblico.”