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Grazia presidenziale per una persona coinvolta nell’omicidio di Anna Politkovskaja

Sergei Khadzhikurbanov, uno degli individui condannati per l’omicidio della giornalista investigativa Anna Politkovskaja, è stato graziato dal presidente Vladimir Putin. Khadzhikurbanov, condannato a 20 anni di reclusione, ha ricevuto il perdono dopo la sua partecipazione alla cosiddetta “Operazione Militare Speciale” (SVO) in Ucraina.

L’avvocato di Khadzhikurbanov, Alexey Mikhalchik, ha dichiarato a RBC che dopo essere stato liberato, Khadzhikurbanov ha partecipato alla SVO come un militare a contratto, assumendo una posizione di comando grazie alla sua esperienza nelle forze speciali negli anni ’90.

Politkovskaja fu assassinata il 7 ottobre 2006 nell’entrata del suo palazzo a Mosca. Sei persone, tra cui Khadzhikurbanov, sono state condannate per il loro coinvolgimento nell’omicidio, con pene che vanno dagli 11 anni all’ergastolo. Il gangster ceceno Lom-Ali Gaitukaev, ritenuto l’organizzatore dell’omicidio, e il suo nipote Rustam Makhmudov hanno ricevuto l’ergastolo. Gaitukaev è morto in carcere nel giugno 2017.

La famiglia di Politkovskaja e la redazione della Novaya Gazeta hanno espresso la loro indignazione per la grazia a Khadzhikurbanov, sottolineando che né le vittime né gli editori sono stati informati della decisione. Hanno criticato il sistema giudiziario per aver utilizzato le leggi a proprio vantaggio, ignorando la ricerca di giustizia e la memoria di Politkovskaja.

Khadzhikurbanov, un ex capitano della RUBOP, la divisione di polizia per la lotta contro il crimine organizzato a Mosca, ha già scontato una pena per abuso di potere. Durante la sua detenzione, non ha mai ammesso colpevolezza né cooperato con le indagini.

Questa decisione ha suscitato preoccupazioni riguardo alla giustizia e all’integrità del sistema legale in Russia, in particolare per il modo in cui i colpevoli di crimini gravi vengono trattati dallo stato.